Abbiamo fatto una simulazione per comprendere come funziona il contributo per le barriere architettoniche.
La simulazione riprendeva la classica situazione di una nipote che si informa per l'inserimento all'interno della casa della nonna di un montascale, necessario per salire e scendere le scale.
Ecco quello che è emerso dalla conversazione:
La prima cosa da sfatare è che non tutti coloro che hanno le caratteristiche per ottenere il contributo poi lo ottengono.
La legge sostiene che c'è la possibilità di ottenere un rimborso, fino ad un certo limite, sia per opere murarie che per l'acquisto dell'attrezzatura, però non sempre i fondi sono sufficienti per coprire l'intero fabbisogno.
Da qui la necessità di precisare fin dall'inizio, che non sempre la richiesta di contributo viene onorata in maniera completa.
Può essere coperta in maniera parziale e talvolta può anche non essere coperta per mancanza di fondi.
L'iter per accedere a questi benefici prevede:
- prima di tutto farsi fare un preventivo
- scegliere la ditta più adatta,
- presentare la domanda al comune
- Protocollare la domanda
- Dopo l'avvenuto protocollo si possono iniziare i lavori.
Finiti i lavori, per la concessione del contributo, intervengono due commissioni:
- una commissione tecnica che valuta la tipologia di lavoro svolto;
- una commissione medica che valuta il punteggio in base alla gravità dell'handicap della persona